sabato 17 ottobre 2009

De Diuresi Niponica: TACHI-SHON vs SUWARI-SHON



Non sono sicuro che se ne sentisse davvero il bisogno, ma uno studio approfondito sulla minzione indigena (realizzato da chi se ne intende, la premiata ditta Toto, regina del settore) conferma quanto tempo fa scriveva il settimanale AERA, nella sua divertente inchiesta sui maschietti "erbivori". Tra le note caratteristiche, c'era quella che urinano seduti. Ebbene, è vero.
L'approfondito "studio" della Toto, cui dobbiamo l'avvincente "escalation" tecnologica dei cessi, divenuti oramai vere e proprie "postazioni" (c'è un modello dotato di connessione wireless che effettua addirittura gli esami delle urine e le può trasmettere "on line" all'ospedale di riferimento) conferma quelle che finora erano semplici "voci" giornalistiche. Un maschietto giapponese su tre piscia da seduto. E la percentuale aumenta nella fascia d'età compresa tra i 25 e 35 anni, quella dove abbondano gli "erbivori". Tra le motivazioni addotte, nell'ordine, troviamo: "si evita di schizzare in giro", "è più comodo e rilassante", "è più igienico". E lo studio della Toto è tra i più "conservatori". Secondo la Mitsubishi, che offre una piccola "linea" concorrente, la percentuale, a Tokyo, sale addirittura al 49%. Un maschietto su due. Mah.

Dallo studio della Toto un vero e proprio manuale sull'arte della minzione, si ricavano interessanti dati scientifici e..."culturali". Per esempio, scopriamo che oltre il 52% dei maschietti, ancorchè seduti, si tengono in mano il pisello mentre fanno la pipì, per paura che un'improvvisa impennata provochi schizzi all'esterno, mentre ben il 33% evita di "sgrullarlo". Molto diffuso anche il fenomeno, imbarazzante, dell'enuresi diurna: un giapponese su 4 rilascia involontariamente urina nei vestiti. Un fenomeno, ovviamente, legato allo "stress".

Per chi fosse davvero interessato, lo studio entra anche in ulteriori, specifici dettagli. Per esempio il fatto che la capacita di ritenzione volontaria, nei giapponesi, è minore rispetto ad altri popoli. La minzione, infatti, è essenzialmente un atto riflesso, in cui lo stimolo scatenante è rappresentato dalla distensione dell'organo vescicale oltre certi limiti in seguito all'aumento del contenuto urinario. Rispetto agli "occidentali", capaci di trattenere volontariamente l'urina in vescica fino a volumi urinari dell'ordine di 700-800 ml, i maschietti indigeni non resistono oltre i 400-500 ml. Forse è per questo che, specie a tarda notte, si vedono più giapponesi che gaijin pisciare per strada?

Un interessante video della Fuji Tv sull'argomento
http://www.dailymotion.com/video/k65YAqVX3nlsjpqp9v