Il fatto gli è che comincio ad avere una certa età - anche e sopratutto "mentale" - e non riseco più a stare appresso come vorrei alla cose.
E di cose qui in Giappone ne sono successe, in questi mesi. L'Ulivo a Mandorla che prende il potere, il mio amico Kan che diventa vicepremier e superministro per l'attuazione del programma (ho fatto il possibile per convincerlo a cambiare immediatamente lo sfigatissmo nome ufficiale di "commissione strategica nazionale", di chiara ispirazione Ozawiana e fastidiosissima "nuance" militaresca...ma niente da fare), il mio cameraman che è diventato papà e le piante del mio terrazzo che sono morte (tranne una, il rosmarino).
Non so proprio da dove cominciare e quindi mi fermo qui. Era solo per comunicare a tutti che sono ancora vivo e che dopo essere sopravvissuto alla visita di Napolitano, con Sky (consentitemi un pizzico di 自慢 jiman...) che è riuscita ad organizzare una diretta di un'ora a costo quasi zero, battendo i dinosauri della RAI calati in massa per "coprrire l'evento, sto partendo per Taiji, a Wakayama-ken, a vedere se riesco a produrre un bel servizio sulla mattanza dei delfini, che come ogni anno si svolge in questa stagione. Ecco un paio di foto emblematiche...
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Il 25 settembre, alle 18:30 di sera, proietteremo al Press Club di Yurakucho "the cove" (http://www.thecovemovie.com/) il documentario girato con grande destrezza (e rischio) da un gruppo di esperti sub e militanti ambientalisti che per la prima volta mostra, in tutta la sua crudezza, la mattanza dei "maiali del mare", come i giapponesi chiamano i delfini (海豚 iruka). Se avete lo stomaco duro, siete tutti invitati alla proiezione, che è gratis. Contattatemi pure se volete sapere ulteriori dettagli etc.