domenica 21 marzo 2010

ll "nostro" hanami è a rischio


Il tradizionale Hanami "di base" della comunità italiana al cimitero "gaijin" di Aoyama (presso la tomba del mitico Edoardo Chiossone, uno degli "esperti" invitati in Giappone durante l'epoca Meiji) è a rischio. Ma non disperiamo, forse è solo una "minaccia" che il popolo dell'hanami riuscirà in qualche modo ad aggirare...


Ieri sera sono passato in bicicletta per vedere la situazione dei ciliegi (ancora nulla, ma lo sappiamo, quando decidono di fiorire bisogna cogliere l'attimo) e ho visto appesi molti cartelli come questi.....




In pratica dice che da quest'anno sarà vietato occupare porzioni del cimitero, stendere coperte e teloni di plastica, e organizzare party: il cimitero è un luogo pubblico e le tombe debbono essere accessibili a coloro che vogliono visitare i loro cari estinti.


Mah! Certo che le autorità giapponesi (in questo caso l'amministrazione del cimitero, la polizia ed il comune) sono insuperabili nel bloccare la crescita di ogni manifestazione "spontanea" ed eventi non rigorosamente "regolati", che, poitenzialmente, potrebbero essere incontrollabili (basta vedere quello che è successo al party per l'inaugurazione della pizzeria AL TAGLIO, venerdì scorso.... con il solito poliziotto rompicoglioni, che DA SOLO, è riuscito a rovinare la serata a tutti: a proposito, AUGURI Antonio e mi raccomando andiamo tutti spesso a sbranarci, PER STRADA, un bel trancio di pizza).





E' la soliita compressione, divieto dopo divieto, del diritto di assembramento...e alla felicità (sia pur effimera...) Notato l'assenza di piazze? Notato le panchine "antisociali", con bracciolo divisorio anti-barbone, per impedire che un individuo ci possa stendere? E le obbrobriose - ma funzionali - "barriere architettoniche" imposte su parchi e giardini. Fatevi un giro al parco Miyanoshita, a Shibuya: negli anni '70 ci si radunava la sinistra "antagonista", ora, grazie a panchine di cemento e aiuole varie, è uno dei pochi rifugi metropolitani dei barboni. Tra i due, le autorità hanno scelto questi ultimi. Indovinate perchè.

Ma torniamo all'Hanami...
Hanno cominciato qualche anno fa, al cimitero, con il divieto di cucinare (regolarmente violato) e quest'anno provano a rimuovere l'intera tradizione. Speriamo non ci riescano e che il cimitero, come al solito, venga invaso dal festante popolo dell'hanami.





Penso che chi abbia partecipato in passato a questa festa ne condivida il grande valore: passato il primo momento di stupore e perplessità (ma come? mangiare e bere sulle tombe? ma è una profanazione!) dovuta ad una cultura profondamente diversa nella "gestione" dei morti (che si devono sempre piangere, chissà perchè, anzichè ricordarli con affetto e allegria, "coinvolgendoli" nei momenti felici) è un evento davvero bello e culturalmente avvincente.






Comunque sia, ho fatto una breve inchiesta e mi sembra di aver capito:

- che il divieto è frutto dell'inziativa dell'amministrazione del cimitero, stufa di dover ripulire le immondizie lasciate sul posto (e questo è vero: prima eravamo solo noi "gaijin" a comportarci male, ma ora anche gli indigeni non scherzano!)
- che la cosa ha provocato indignazione nel "popolo" hanami (in "rete" c'è un dibattito in corso, mi sembra che la tendenza sia quella di fregarsene e andarci lo stesso)
- che probabilmente le autorità, nel caso il cimitero sia comunque invaso, si limiteranno a controllare che vengano rispettate alcune regole basilari, e che non si accendano fornelli. Ma ci sono sempre i fuochi fatui....

Aggiornerò tutti con una mail: per ora stiamo pensando a sabato 27 o domenica 28...maa chissà, forse ancora non saranno sbocciati.

E se il cimitero si rivelasse davvero OFF LIMITS, abbiamo già adocchiato un bello spicchio di Yoyogi park, dietro il Tempio Meiji.
Dove l'anno scorso, dai ciliegi in fiore, pendevano "frutti" succulenti, quanto inquetanti