sabato 27 settembre 2008
Il caso Aso
Se la maggior parte della stampa internazionale ha posto l'attenzione sul fatto che il nuovo premier giapponese Taro Aso, 68 anni, sia cattolico ( e allora?), quella domestica ci ricorda che oltre ad essere contrario all'aumento dell'IVA e favorevole al riarmo (anche nucleare, pare) è un amante di manga e anime. Al punto che tra le poche società che hanno resistito allo tsunami finanziario made in Usa, alla borsa si Tokyo, c'è la Broccoli, multinazionale del fumetto made in Japan: +26% nell'ultimo mese, da quando cioè quel gentiluomo (figura sempre meno ricorrente ed in genere perdente, in politica) di Yasuo Fukuda ha gettato la spugna.
Evidentemente, il Giappone - come del resto l'Italia, facciamocene una ragione - è uscito più o meno definitivamente dal "radar" internazionale (tanto per restare nella metafora di questi giorni). In un mondo che segna la fine di un mondo ("pax" , si fa per dire, americana) ed è alla nervosa ma inevitabile ricerca di nuovi assetti ed equilibri, non c'è posto nè per il Sol Levante nè per il Bel Paese. Con la differenza (siamone consapevoli e felici, alla faccia di chi ancora parla di preservare l' "italianità") che noi siamo, e speriamo di restarci, inseriti in una realtà sovranazionale (che finalmente dà segni di vitalità politica, culturale e sociale, e non solo economica), l'Unione Europea, mentre il Giappone, nonostante il suo "peso" economico (è pur sempre la seconda potenza industriale del mondo) è sempre più solo e isolato, schiacciato tra la potenza sempre più emergente e globale della Cina ed il pragmatismo degli USA che negli ultimi tempi, oltre a Keynes, al fascino delle "partecipazioni statali" e della regolamentazione dei mercati hanno cominciato a capire che non esistono solo stati canaglia, potenze nemiche e stati vassalli obbligati a dir sempre di sì, ma anche partners. In Medio Oriente stentano ancora a capirlo, ma in Asia, dopo il brillante e decisivo ruolo giocato dalla diplomazia cinese nel risolvere la crisi coreana, e in Europa, dopo la "lezione" impartita da Putin e Medvedev nel Caucaso ed il ruolo positivo giocato dall'Europa, la situazione sembra più chiara.....
Ma io volevo parlare di Aso...scusate la lunga digressione e...andiamo a capo.
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1 commento:
Pio complimenti per l'aventura Georgiana!
... non toccarmi Aso o sguinzaglio la mia banda di otaku...
Nota: il Giappone è ormai la quarta potenza economica mondiale (almeno secondo Joi Ito)
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