martedì 28 luglio 2009

Dance macabre: boia chi non molla

Il governo va in vacanza, ma il boia non si ferma. Oggi in Giappone sono state impiccate tre persone.
Giornata intensa, oggi. Sono andato di nuovo a trovare in carcere Shigenobu Fusako, la fondatrice dell'Armata Rossa. Dopo averla intervistata l'anno scorso, siamo restati in contatto e volevo vedere come stava dopo l'operazione che ha subito lo scorso marzo, per un tumore. Nei giorni scorsi mi aveva mandato, tramite la figlia, il libro che ha scritto in carcere, e che uscirà tra una settimana in Giappone. "L'Armata Rossa. La mia storia". Ho cominciato a leggerlo, ma è molto difficile. Me lo porterò in vacanza.
Comunque la si pensi su quegli anni, fa un certo effetto, molto fastidioso, sapere che una come Fusako, che non ha mai sparato, ferito nè ucciso, stia scontando, a 63 anni, una condanna a vent'anni. E che gente come Barbone, che ha ammazzato Walter Tobagi, è libero e riceve una rendita vitalizia dallo Stato italiano. Forse qualcuno non è d'accordo, ma io la Shigenobu la vedrei molto bene inserita nella società di oggi, a tenere lezioni e raccontare la sua esprienza.
Sulla via del ritorno dal carcere di Kosuge, mi raggiunge via I-pod la notizia delle tre esecuzioni capitali. Le ha ordinate stamane Eisuke Mori,ministro della giustizia scaduto di un governo scaduto, che evidentemente non voleva essere da meno del suo predecessore, il forcaiolo Kunio Hatoyama, fratellino minore del probabile nuovo premier del Giappone, Yukio Hatoyama. Che promette di tutto, dall'abolizione dei pedaggi autostradali ai pannolini gratis, ma che non si sogna di arrestare la danza macabra delle impiccagioni di stato.
Nel frattempo, continuano ad aumentare i suicidi. Più 4.2% rispetto all'anno scorso. La polizia ha fatto i conti: 94 al giorno.
Particolare curioso e decisamente macabro: uno dei giustiziati di oggi, tale Maeue, si era specializzato nell'ammazzare i potenziali suicidi. Si metteva d'accordo sui siti specializzati, si univa ad un gruppo, e poi strangolava i poveri compagni.
Mah!.

12 commenti:

faustpatrone ha detto...

blog molto interessante.. ti va se ci linkiamo?

anche io sono un nippofilo accanito.

in merito al post: trovo che sia curioso come il Giappone NON sia associato alla pena di morte presso il grande pubblio. se chiedi 1.000 persone contro la pena di morte il nome del "cattivo", 900 ti risponderanno: gli USA, insieme, forse con uno o due paesi del terzo mondo particolarmente nel mirino (oggi è la volta dell'Iran).

in effetti penso che pochi sappiano che il codice penale giapponese prevede tale pena.

la mia posizione personale e politica sulla pena di morte è ovviamente precisa, ma al di là di questa mi preme far notare che nel caso della politica e della fondatrice del'Armata Rossa giapponese non deve meravigliare il "pugno di ferro", peraltro non poi ecessivo se penso a cosa gi USA fanno a Guantanamo e altrove...

in primo luogo perché molto banalmente, per ogni Stato, incluso quello nipponico: un ladro è un impiccio, un assassino un vero problema, ma un sovversivo è persino peggio. perché sono le idee da sempre le armi più pericolose. l'omicida per interesse economico o per passione è tutto sommato per ogni ordinamento un problema di routine.

il reato politico invece è assai più pericoloso. anche se personalmente il reo magari non si è direttamente macchiato le mani di sangue.

a parziale gustificazione dell'odio con cui si peseguitano le idee e i sovversivi politici, anche se non direttamete omicidi, sta la banale constatazione che Hitler, pur non avendo mai ucciso direttamente e materialmente nessuno (a quanto mi risulta, per quanto abbia preso parte alla I guerra mondiale) ha fatto quel che ha fatto, rivelandosi assai più nocivo di un qualunque omicida abituale, o seriale.

in questo senso potremmo dire che la tua "prmula rossa" dovrebbe andare quasi fiera della persecuzione, segno della forza delle sue convinzioni e della pericolosità delle sue idee e del suo esempio. questo al di là di ogni giudizio di merito sulle sue posizioni e ideali politici.

se fosse una banale mentecatta, lo Stato nipponico si curerebbe assai meno di lei.

paradossalmente è meno sensata la pena di morte al maniaco omicida che si "limitava" ad accontetare a modo suo gente che comunque vleva farla finita. ma qui piuttosto ha giocato la paura che il maniaco potesse esercitare le sue pulsioni anche su individui non consenzienti, almeno in linea di massima.

cordialmente.

Nagoya Hammer ha detto...

Sul mio blog un post solo leggermente off topic http://esiliogiapponese.wordpress.com/2009/07/27/turista-arrestato-in-giappone/

Anonimo ha detto...

avere una mente pensante e' un problema ... meglio uno stato pieno di mentecatti che possono rubare, che un politicizzato che puo' contraddire!!!!!
Viva la Stato garantista della mediocrita', della pena di morte e dei suicidi.
W il Giappone !

Anonimo ha detto...

Senza dubbio il Giappone è un paese ricco di contraddizioni politico/culturali. A loro modo cercano di tenere un "ordine", ma le crepe ci sono. Spero per il loro futuro che riescano ad aprire la propria cultura in modo da eliminare la pena di morte ( o almeno utilizzando la siringa al posto della brutale impiccagione).

Anonimo ha detto...

Sonno Joi!!!

Aly ha detto...

Il Giappone è di certo un paese dalle mille contraddizioni.. di certo nn vorrei mai essere nei panni dei miei coetanei nipponici, dv la competizione è fin dall'asilo e se nn risulti il migliore (certo nn per cratività, ma per competenze) tanto vale ke ti togli la vita.. Sulla pena di morte poi concordo con Detti quando fa notare ke pokissimi parlano della pena di morte in Giappone: ti parlano della Cina, degli Usa, dell'Iran, ma del Giappone nulla; eppure lì le condizioni di vita dei condannati a morte sn quasi disumane.. Adesso c'è un nuovo governo: cambierà qualcosa?
(ps: trovo il tuo blog molto interessante, a me piace molto studiare il giappone dalla storia agli usi e costumi..ti va uno scambio di link?)
ciao^^

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Pia ha detto...

Salve, con interesse ho letto il suo blog e ho notato molti punti in comune con Lei.
Vorrei diventare yamatologa, amo il Giappone sin dalla tenera età, malgrado fossi ancora molto giovane (l'anno prossimo conto di iscrivermi all'università) e abbiamo anche lo stesso nome, mi chiamo Pia.
Mi piacerebbe affiliare il mio blog col suo (che ho scoperto grazie ad un link su "From Toscana To Japan") il mio è folkloregiapponese.blogspot.com

Da-V ha detto...

a quando un post sul vero volto di hatoyama?
su sky in Italia han fatto vedere di tutto da prodi che conosceva hatoyama già da prima a Napolitano al tempio meiji.

Aspettiamo con ansia qualche news nn di regime...ho visto qsa sulla first lady pure ke 20 anni fa sarebbe stata portata su venere dagli alieni...:D
insomma ha già fatto il giro di mezzo mondo più lei del marito mi sa.
due personaggi assai coloriti cmq direi.
sulla pena di morte posso solo dire ke mi fa provare vergogna per i nipponici...ma che la mattanza dei delfini mi fa ancora più schifo.
PRIMA PENSINO ai delfini e poi a togliere il cappio!
Hatoyama LAVORA!

Anonimo ha detto...

Sinceramente non me ne importa un fico secco se Hatoyama e il suo governo disapplicheranno la pena di morte o faranno qualcosa per arginare la mattanza dei delfini, delle balene o di quant'altro. Sono problemi che non mi tangono.
Ai giapponesi la pena di morte piace? A me no, ma non ne faccio una tragedia e di certo non mi lamento, né vado a dire in giro che il Giappone è incivile per questo motivo.
Pio d'Emilia sicuramente sa che qui in Giappone la pena ha quasi esclusivamente una funzione afflittiva. In Italia praticamente in carcere non ci va più nessuno: qualcuno dice per sovraffollamento, qualcuno perché ha l'avvocato che è riuscito a toglierlo dalla gattabuia. Permettete che preferisco un sistema che punisca??
Per cortesia, togliamoci dalla testa Cesare Beccaria. Può funzionare con la civiltà europea, ma con quella asiatica... lasciamo perdere!
Saluti,

Giuseppe Chianciani

Da-V ha detto...

ma se non te ne frega niente chi se ne frega scusa ?
cioè prima non gliene frega niente però poi commenta...
LA GENTE è DI FUORI ALTRO CHE
ma vai a lavorare italico ignorante medio!
poveraccia

Anonimo ha detto...

Non mi pare di aver usato toni offensivi o volgari nei confronti di qualcuno. Se ho usato parole dure, me ne scuso, senza prima aver detto che un certo signore, DA-V, mi dice che sono "di fuori" e che devo andare a lavorare, "italico ignorante medio".

Nei messaggi di DA-V l'invito a lavorare è rivolto sia a me che ad Hatoyama. Me ne compiaccio, e per me è un onore visto che ho ricevuto l'invito assieme ad un premier eletto con largo consenso.

Dal momento, infine, che l'accezione "italico ignorante medio" è piuttosto flessibile, mi chiedo come mai questo signore sia così sicuro di non rientrare in quella 'categoria'.

Giuseppe Chianciani