venerdì 12 marzo 2010

Operaio della Toyota si suicida nella Prius appena assemblata

Non aveva detto niente a nessuno. Nemmeno ai compagni di lavoro. Dopo tre anni di contratti "a tempo", aveva ricevuto la notizia del licenziamento. Lui ha fatto finta di nulla. Ha continuato a lavorare. Fino a stamane, quando ha finito di assemblare, nellal fabbrica "modello" di Fujimatsu, la sua ultima Prius. Poi, invece di andarsene a casa, è salito a bordo della vettura, ha sigillato le porte dal di dentro con del nastro adesivo e si è suicidato. Ha scelto il modo più semplice ed efficace, quello più in voga al momento in Giappone. Acido sufidrico. Basta ingerirne un po' sciolto in una bibita e si sviene all'istante. E non ci si risveglia più.
Al momento di scrivere, le 5 di pomeriggio, nessuna agenzia ha ancora battuto la notizia, eppure è avvenuta alle sei di mattina.Io l'ho avuta tramite un mio amico che fa il sindacalista alla Toyota, ma in un fabbrica diversa, quella di Tsutsumi. Per ora, ho trovato conferma solo in un trafiletto sull'edizione locale dello Yomiuri. Da cui deduco: la notizia è vera. E mi domando: ma perchè non rimbalza, come dovrebbe, sulla stampa nazionale e i media stranieri? Vedremo nelle prossime ore.
L'operaio suicidatosi era, guarda caso, un lavoratore precario. Al suo ultimo contratto. Dopo quasi tre anni di lavoro alla catena di montaggio, pare fosse al suo ultimo giorno di lavoro. Il fatto è successo nella fabbrica di Fujimatsu, dove si assemblano le Previa e le Prius, fiore all'occhiello della Toyota.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

yomiuri lo ha riportato

esiliogiapponese

Robe-chan ha detto...

Un trafiletto anche sul Mainichi. Il fatto e' che ormai in Giappone il suicidio non fa piu' notizia. In Italia siamo a 13 suicidi di persone che hanno perso il posto di lavoro ma, anche qui la notizia e' passata in sordina... le motivazioni sono comunque differenti. In Giappone usano la tecnica dello struzzo. In Italia si comprano tutti i giornali e le TV e ci fanno vedere solo culi, tette e Gossip.

Robe-chan ha detto...

Pensandoci bene il Sig. K.T. e' stato molto lucido e razionale nello scegliere il luogo del suo suicidio.
L'interno di una Toyota, di una Prius, il fiore all'occhiello ella Gamma di auto prodotta dalla sua Azienda. Quest'azienda che lo ha licenziato a 37 anni dopo (credo) 12-14 anni di servizio. Bisogna entrare nella mentalita' giapponese per poter capire la scelta del luogo e il suo profondo significato come estremo atto di disprezzo nei riguardi della Kaisha. Se un operaio della BMW o della FIAT avesse fatto la stessa cosa dubito che la cosa potesse avere eguale significato.
Secondo la mentalita' giapponese l'anima del persona rimarrebbe a dannare il luogo dove e' avvenuto il trapasso per sempre. Quale giapponese acquistera' una Prius sapendo che quella potrebbe essere la vettura in cui Il Sig. K.T. si sia suicidato? Credo che la Toyota potrebbe anche decidere di sacrificare un'autovettura nuova e nei prossimi giorni leggeremo che quell'autovettura e' stata completamente demolita in quanto non adatta ad essere immessa sul mercato.....

onelulu ha detto...

... be' la possono sempre dirottare sul mercato italiano con un forte sconto, no?... oppure mettere all'asta nel mercato dell'arte, ci ricaverebbero di sicuro una forte somma! :-P

concordo sulla lucidità e razionalità del gesto. E ci aggiungo anche dignità. Poteva suicidarsi in casa o buttandosi sotto un treno. ma facendo cosi' probabilmente ha connotato chiaramente il suo gesto e volontariamente/involontariamente ne ha dato un valore non esclusivamente individuale, ne ha fatto un gesto simbolico.

Anna lafatina ha detto...

Giapponese o no anche io non riuscirei a comprare una macchina sapendo che potrebbe essersi suicidato un uomo non per scaramanzia ma per il forte gesto di disprezzo per il produttore che ha dimostrato facendolo proprio lì.
Ecco perchè non se ne parla nei canali di informazione.
Che tristezza.

Anonimo ha detto...

Aproposito di lavoratori. Notizie sul caso Prada?

mamoru ha detto...

Secondo me al di la dei profondi significati, se uno decide di suicidarsi sulla linea di montaggio lo fa per danneggiare l'azienda.
Per bloccare la produzione il piu' possibile e causare un danno economico, una sorta di "rivincita" per quello che viene percepito come torto subito.

Una reazione piena di rabbia.

"Quale giapponese acquistera' una Prius sapendo che quella potrebbe essere la vettura in cui Il Sig. K.T. si sia suicidato? "

Dagli 3 giorni e hanno gia' dimenticato tutto. In fondo chi parla ancora dello scandalo Mitsubishi-Fuso?