Qualcuno si era chiesto dove fosse sparito lo Scardigli, instancabile perlustratore di mercati gialli per conto della premiata ditta Linea Più. Da alcuni giorni non rispondeva al telefono. Depressione? Fuitina primaverile? Macchè. Lavorava ai fianchi dell'Impero. E l'ha spuntata, sbaragliando oltre un centinaio di concorrenti locali, riunite nel solito "dango" (appalto aum aum, o "a la japonaise"), come quelli offerti dal governo italiano alla solita Kajima, la società cui la nostra Ambasciata è solita affidare ogni necessità immobiliare, dal rifacimento della cancelleria al nuovo Istituto di Cultura, dai dormitori del personale all'allestimento delle scaffalature per mostre ed esposizioni varie.
La notizia non è ancora ufficiale e probabilmente l'interessato la smentirà - senza passare alla querela, ci auguriamo - ma secondo radio Kokyo-Nai, l'emittente pirata scoperta dall'Ansa (sennò il prode Zanatta da chi le apprende certe notizie?) che trasmette su frequenze e locali variabili dall'interno del Palazzo Imperiale e che si dice sia diretta da Sua Maestà in persona (notoriamente l'unica persona di sinistra antagonista del paese, spero tutti ricordino il suo coraggioso altolà, l'anno scorso, alla fissa di Ishihara di rendere obbligatorio il canto dell'inno nazionale e l'alzabandiera nelle scuole: peccato che come sapete nè lui nè la sua famiglia possano votare, davvero un sacrilegio che meriterebbe la mobilitazione di Human Rights Watch) lo Scardigli si è assicurato l'esclusiva quinquennale per vestire l'intera Famiglia Imperiale, compresi gli acquisiti e i nascituri fino al 2012, anno in cui, secondo quanto avrebbe rivelato la principessa Masako al giornalista australiano Ben Hills, autore della biografia non autorizzata che ha fatto saltare su tutte le furie governo e funzionari della Casa Imperiale, ma pare sia stata particolarmente apprezzata dalla principessa stessa, l'intera famiglia imperiale avrebbe deciso di abdicare al trono e trasferirsi in Calabria. Lo Scardigli, che si era offerto di trovare una adeguata sistemazione in Maremma, accanto ai cugini etruschi, stavolta è stato anticipato da Elio Il Sung, titolare dell'elegante Locanda di Kojimachi, che dopo aver finalmente ottenuto il primo catering dal Palazzo Imperiale grazie alle intercessioni dell'Ambasciata, ha opzionato l'intera piana di Bivongi, in provincia di Reggio Calabria, dove pare siano stati rinvenuti di recente dei Vasi Apuli che proverebbero scambi tra le popolazioni silane e quelle della provincia di Gunma risalenti al periodo neolitico.
domenica 6 maggio 2007
Linea Più si aggiudica esclusiva per vestire la Famiglia Imperiale
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4 commenti:
Meno mane finalmenye una no Brand Italiana anziche' la solita CHANEL
peccato non abbia vinto la Nike...
Yo yo: I'm the japanese Emperor!! Avrebbe fatto lo sbrego nelle favelas USA...
No brand Italiana?? della serie dove vai son cipolle????Mah.....
Comunque,apprezziamo lo stile, l'ironia, la capacita' di sintesi e bla bla bla....PIO SEI UN GRANDE!!!!!!
Smentisco categoricamente di aver proposto una qualsivoglia localita' della splendida Maremma, anche perche' non avremmo avuto alcuna possibilita' di vittoria. Infatti, la Calabrian-connection di Elio Il Sung ci aveva preceduto da mo' (i ben informati parlano di 3-4 anni) e la piana di Bivongi, per chi avesse l'occasione di transitarvi, si sta trasformando lentamente nella Kamakura del Consolino (il famoso monte....bada bene).
Tant'e' che gira con insistenza la voce che, a partire dal prossimo agosto, in parallelo con il famosissimo ed internazionalissimo Agosto Bivongiano, che culmina da sempre con il Mercato della Badia, l'Amministrazione stia pensando ad una mostra di "emakimono" risalenti allo Heian dal titolo non definitivo di Kakka-no Monogatari, con ovvio riferimento alle Loro Eccellenze....
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