lunedì 7 maggio 2007
Lo yeti a mandorla
Chi ha detto che i giornalisti, specie i corrispondenti, fanno la bella vita? L'eroico collega dell'Ansa, Pierluigi Zanatta, ha interrotto una tranquilla vacanza di pesca tra i laghetti artificiali di Nagano (non che ramazzi granchè, ma pare che il gesto plastico del lancio lo rilassi molto) per inseguire una notizia che il compagno Carrer, corrispondente del Sole 24 ore e di Radio Onda Rossa aveva invece considerato una bufala. Il ritrovamento di alcune tracce di yeti a mandorla sul monte Tateyama, seconda cima del Giappone, al centro delle Alpi giapponesi.
Fedele alla consegna: se non vedo non scrivo, Zanatta ha voluto controllare di persona ed in piena Golden Week si è inerpicato sul Tateyama, spacciandosi da turista locale e sottoponendosi a tutte le angherie logistiche inventate dalla Giappone spa per spillar quattrini e rendere "mendokusai" (fastidiosa) una gita in montagna che potrebbe essere memorabile, tra pozze sulfuree, ghiacciai perpetui e filetti di "tatemasu", la trota salmonata tipica di questo luogo che cresce congelata e che i giapponesi pescano direttamente a filetti da riscaldare sull'onsen.
Per non dare nell'occhio Zanatta, oltre alle immancabili canne (da pesca, ahimè) si è persino portato appresso la figlia, come copertura. Immaginiamo la sua delusione - vissuta con l'aplomb che lo contraddistingue, gettando una ventina di turisti giù dal burrone - nel vedere che gli indigeni fotografavano forsennatamente lui. Ovviamente la storia dello yeti era in una bufala inventata dal sottoscritto per obbligarlo a sgranchirsi un po' le gambe. Felice di esserci riuscito. Rigenerato (e incazzato) com'è, il bollettino Ansa da Tokyo questa settimana farà faville. Sumimasen deshita.
Nelle foto:
1) l'arrivo notturno in apnea dell'eroico Zanatta
2) la baracca dove il nostro eroe ha passato la notte, avvolto in una coperta di licheni e sognando branchi di trote salmonate
3) il rientro dalla sfortunata spedizione alla scoperta dello yeti a mandorla: nessuna traccia
5) l'accampamento dei pescatori di "tatemasu", una specie di trota salmonata tipica del luogo, si pesca direttamente congelata
4) il corrispondente dell'Ansa intervistato da SKY Tg24: "il mio motto? Mai lasciare il minimo spazio al dubbio..."
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3 commenti:
Ammiro chi ama la montagna e la neve...ed ammiro i corrispondenti che per "ispirarsi" ci vanno alla ricerca dello yeti......speranzosi che le mogli siano sempre MOLTO comprensive!!!!
Ammiro chi si fida del compagno Carrer!!!
Naturalmente scherzavo sul compagno Carrer!!!!!
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