martedì 8 maggio 2007

Un paese normale 1/Unatsuki Onsen







Chi l'avrebbe detto che in queste terme sperdute nella valle di Kurobe, ai piedi del Tateyama, raggiungibili SOLO da questo trenino-giocattolo chiamato "torokko", si annidi il germe della trasgressione? Che l'avanguardia operaia destinata a trasformare l'Impero Liberaldemocratico in un Paese Normale ha le sue cellule anche tra i dipendenti della premiata ferrovia Kurobe Kyokoku? Desiderosi di uscire dalla morsa del tour organizzato, che in Giappone rappresenta, dopo il culto di Sua Maestà, uno dei più micidiali "nibe" (collante) omogenizzanti, e tentare di scoprire la natura (quasi) incontaminata della zona A PIEDI (come sapete in Giappone andare a piedi è quasi un reato*), siamo scesi con la scusa di far pipì dal trenino, promettendo agli addetti che avremmo preso il prossimo...Il piano criminoso era invece quello di infrattarci tra i boschi, e raggiungere il "rotenburo" (le mitiche pozze di acqua bollente che compensano milioni di giapponesi di secoli di angherie) di Kuronagi seguendo l'istinto e le tracce degli animali (lepri e scimmioni, ne abbiamo incontrati parecchi) anzichè come turisti al guinzaglio. Appena ripartito il trenino, ci imbattiamo in un ferroviere. Stiamo per fuggire, ma l'aspetto è di uno giusto (camicia aperta, andatura un po' sciatta, sigaretta in bocca). Ci guarda con evidente simpatia, non come fossimo alieni da combattimento, e ne approfittiamo per chiedergli informazioni sulla zona. Un fiume in piena. "Si può raggiungere a piedi, il rotenburo?". "Certo, in linea d'aria sono 500 metri..se passate dal tunnel della ferrovia ci mettete meno di un quarto 'ora...". Dal tunnel? Ma è vietatissimo, ci sono cartelli dappertutto...In Giappone c'è la pena di morte, mica voglio finire impiccato per farmi un bagnetto..."Ma va la! ("ii 'n ja nai ka")...fottetevene. Noi ci passiamo tranquillamente, basta stare attenti ai treni, passano ogni venti minuti. Adesso ne sta per passare uno, voi partite subito dopo e siete tranquilli...magari quando sbucate dall'altra parte vi faranno una ramanzina...ma da stranieri immagino ci siate abituati". Roba da proporlo al Minshuto, per candidarlo alle prossime elezioni. Abbiamo nome cognome e foto, ma non li pubblichiamo, dovessero andarlo a rapire e trasferirlo in una miniera della famiglia Aso (attuale ministro degli esteri), quella che durante la guerra si è arricchita riducendo in schiavitù i prigionieri di guerra cinesi e coreani.
Come è finita? Quando siamo sbucati dal tunnel, l'addetto alla stazione ha brillantemente evitato il "mendokusai" (fastidio) rintanandosi in ufficio, facendo finta di non vederci e consentendoci il transito verso la foresta senza problemi. Ma al ritorno, mentre eravamo in attesa del trenino, evidentemente assalito da ancestrali sensi di colpa, ha raccolto tutte le sue forze e convinto che comunque non avremmo capito nulla si è cortesemente inchinato, ci ha contestato il crimine, e ci ha chiesto di fare adeguato e convinto "shazai" (chiedere scusa formalmente) al capostazione, al nostro arrivo al capolinea. Con suo profondo stupore, ci siamo inchinati, promettendo di ottemperare. Mi ero preparato una lunga, forbita e civilissima tiritera sul tipo: "Ammetto di aver violato le regole, ma come immagino Lei saprà, onorevole capostazione, è dovere di un cittadino, diceva Alexis de Tocqueville, che sicuramente è tra le sue letture preferite, saper distinguere tra regole che vanno rispettate e regole che vanno contestate. La differenza tra cittadini e pecoroni è tutta qui. Quindi le chiedo certamente scusa per il disturbo e l'apprensione provocata a Lei e ai suoi dipendenti (il famoso "meiwaku") ma rivendico il diritto di violare regole insulse e arbitrarie, nel mio paese, nel Suo e ovunque ve ne ravveda l'urgenza e la necessità. Mi permetta dunque di cogliere questa fortunata occasione per suggerire che a scusarsi, e non solo nei miei confronti ma per il "meiwaku" imposto a tutti i vostri cittadini, sia la Vostra società, responsabile di aver ferito e affettato senza ritegno una valle meravigliosa, riducendo quello che un tempo era il cammino degli dèi ad un parco giochi di infima qualità. Yoroshiku onegai itashimasu". E giù inchino d'ordinanza.
Me l'ero preparato proprio perbenino, ripetendolo più di una volta. Ma all'arrivo, in piena Golden Week, del capostazione nessuna traccia. E andarlo a cercare mi sembrava una provocazione inutile. Forse gli scriverò. Intanto lascio volentieri il testimone a chi vorrà seguire le mie tracce e andare, a piedi, alla scoperta di questa valle meravigliosa e...in via di "liberazione".

*TRADIZIONALMENTE a piedi ci vanno i poveracci, i fuggitivi, i lestofanti e i "sanka", sorta di zingari locali alla cui etnia pare appartenga anche quel simpaticone dell'ex premier Koizumi. A proposito, che fine ha fatto?
Per chi fosse interessato a questo tipo di esperienza, consiglio vivamente la lettura dello stupendo racconto di Alan Booth, THE ROAD TO SATA. Preciso, dettagliato, esilarante.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

W LE REGOLE E CHI LE ROMPE!

Anonimo ha detto...

Da bambini, andavamo in macchina senza cinture di sicurezza e senza air bag. ... e viaggiare nel cassone posteriore di una pick-up, in un pomeriggio torrido, era un regalo speciale.
Bevevamo l'acqua dalla canna del giardino, non da una bottiglia.
Andavamo in bicicletta senza usare un casco.
Uscivamo da casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; i nostri genitori non sapevano esattamente dove fossimo. E anche se ci facevano male e a volte piangevamo, passava presto; la maggior parte delle volte senza che i nostri genitori lo sapessero mai.
Ci dividevamo una Fanta con altre quattro amiche, dalla stessa bottiglia, e nessuna mai morì a causa dei germi.
Ci inventavamo giochi con bastoni e sassi e, malgrado le avvertenze dei genitori, nessuno tolse un occhio ad un altro.

Insomma, come dire: protozoi un po' cresciuti, mica imbecilli!

crilomb

Modellista RC ha detto...

curioso: vederti nudo dall'italia sembra che tu viva nel paese della libertà!!!
A parte i sempre più rari animali selvatici, hai mai visto gente nuda sulle Alpi?

Genji ha detto...

Oddio!!!! Pio nudo!!!!!

Anonimo ha detto...

AHAHAHAHHAHAHAHAHAH

Anonimo ha detto...

non le mettere ste foto a palle all'aria ci sono dei bambini! eppoi non sei neanche sto bel vedere...

Anonimo ha detto...

Deve essere bellissimo!!! Quando ci porti anche a me????

Giovanna