lunedì 11 giugno 2007

Pena di morte/1




Finalmente qualcuno che "vende" l'Italia del sociale, dell'impegno, della riflessione. Ieri ho finalmente conosciuto Angelo De Rosa, quello che si dice, un "operatore culturale". Una sorta di anti-Girolamo. Se il mitico Panzetta fa "sognare" i giapponesi, Angelo insegna loro a pensare. E ci riesce molto bene, anche se probabilmente il "ritorno", in termini di quattrini, non è altrettanto fruttuoso. Ma non mi sembra che se ne faccia un cruccio. Ieri ha ottimamente organizzato - immagino dedicandoci molto tempo - e gestito un incontro sulla pena di morte in Giappone. Ai suoi studenti più "avanzati" , una cinquantina, ha dato un compitino da svolgere, in italiano: "cosa ne pensate della pena di morte". Ne ha scelto i più significativi (lo erano davvero) e ha chiesto agli autori di leggerli davanti a tutti. Ospite d'onore Sakae Menda, l'ex condannato a morte che dopo 34 anni di detenzione è stato assolto ed è diventato una sorta di "testimonial" contro la pena di morte e la sua profonda immoralità (è stato anni fa anche a S.Egidio a Roma, ricordo che l'accompagnai). Menda ha parlato della sua drammatica esperienza, delle accuse infondate, della confessione estorta sulla quale si è basata la condanna a morte, del terrore in cui ha vissuto ogni giorno della sua vita in carcere: in Giappone l'esecuzione viene comunicata al condannato all'ultimo momento, un'ora prima che venga portata a termine.
Complimenti ad Angelo e un profondo grazie per essere andato a colmare un "vuoto": quello di promuovere l'Italia delle idee, dell'impegno sociale, dei diritti dell'uomo. Ieri sera ho incontrato Umberto Donati, direttore del nostro Istituto di Cultura. Gli ho chiesto di organizzare un evento simile, in autunno, in occasione della presentazione della mozione europea alle Nazioni Unite per la moratoria internazionale alle esecuzioni. Mi ha detto che lo farà, e spero che coinvolga Angelo.

Nelle foto: SKY TG24 intervista Angelo De Rosa/ Il pubblico (olttre 70 persone) ascolta con grande attenzione il racconto di Sakae Menda

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Assenza italiana ? mancanza di idee, di coraggio o voglia di essere italiani ??

Anonimo ha detto...

Ho conosciuto Angelo circa 6 anni fa e già mi parlava delle difficoltà avute nell affrontare l argomento della pena di morte con il popolo giapponese. Sono felicissima per i risultati raggiunti. Sono con voi anche se lontana. Manuela, Firenze

Anonimo ha detto...

Ciao Pio, hai parlato di una lezione per studenti avanzati. Dove si e' tenuta? Ed era proprio aperta a tutti? Io ci sarei andato ma non lo sapevo. Sono cose per gli addetti ai lavori o sono io come al solito che non so mai niente? Il tema della pena di morte - e delle prigioni in generale - mi interessa molto. Se possibile contattami a questo indirizzo: jb64jp@yahoo.co.jp Grazie

PS ha detto...

Salve,
Qualcuno sa quando andra' in onda
l'intervista su SKY TG24 o se il video e' disponibile anche online ?