lunedì 11 giugno 2007

Pena di morte/2 - Rapppresentante italiano cercasi



Oggi al Foreign Corrrespondent Club di Yurakucho c'è un dibattito sulla pena di morte in Giappone. Interverrano, tra gli altri, Sakae Menda, ex condannato a morte che dopo 34 anni anni nel braccio della mrote è stato assolto con formula piena, l'onorevole Nobuto Hosaka, segretario della Lega Parlamentare per l'Abolizione della Pena di Morte, l'avvocato Kuzuko Ito, difensore del condannato a morte più anziano del mondo: 84 anni. Nei paesi "civili" (e mai questo aggettivo è stato meglio usato) la pena di morte è stata da tempo abolita, ma perfino in quelli che ancora ce l'hanno (54, tra i quali spiccano Usa, Cina e Giappone) in genere non si giustiziano minori, invalidi e anziani. In Giappone sì: lo scorso dicembre, quando l'attuale ministro ha dato nuovo impulso alla danza macabra delle impiccagioni, sono stati impiccati due invalidi: un non vedente e un altro costretto sulla sedia a rotelle.
Lunga introduzione per arrivare al sodo. Uno si aspetterebbe che l'Italia - in prima fila nella battaglia per la moratoria internazionale sulla pena di morte - partecipasse con impegno e convinzione a questo evento. Niente da fare. In città c'è il ministro Padoa Schioppa, e tutte, ma proprio tutte, le risorse umane sono impegnate. Non perdetevi il passaporto, non pretendete un certificato, non fatevi arrestare. Per un paio di giorni la nostra Ambasciata è mobilitata per accompagnare il nostro ministro dell'economia e finanze. Passi per S.E. Bova e diciamo un altro paio di funzionari, interpreti, autisti etc. Ma possibile che per una battaglia che fa onore all'Italia - e che fa parte del programma ufficiale del goveerno - non ci sia nessuno che, con la sua presenza, testimoni l'impegno internazionale del nostro Paese? Sono indeciso se lasciare la sedia vuota, con tanto di cartellino esplicativo, o se chiedere all'ex cuoco Hafiz (quello "in corso di licenziamento" per colpa dei famosi gamberetti) di occuparla. Dopotutto è ancora formalmente un dipendente dell'Ambasciata. E molto tempo libero.

NOTA: Onore all'Ambasciatore danese Freddie Svane. Già in passato, ai tempi delle vignette "sataniche" contro Maometto, aveva mostrato coraggio accettando di venire a discutere al Press Club la libertà di stampa, versione "europea" (o almeno "danese": dubito che il nostro Ambasciatore sarebbe venuto a difendere il diritto di satira contro il papa...). In occasione del dibattito sulla pena di morte è stato l'unico ad essersi reso disponibile, cancellando perfino precedenti impegni, per rappresentare l'Europa.

Nelle foto: SAKAE MENDA, 82 anni, 34 anni dei quali passati, innocente, nel braccio della morte del carcere di Fukuoka
"In Giappone uccidono prima l'anima, poi il corpo, di un condannato. Sono fortunato ad aver salvato entrambi"

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Di che ti stupisci ? Degli italiani che abitano a Tokyo, in 4 tengono realmente al loro passaporto italiano, tutti gli altri se lo ricordano soltanto quando l'Italia vince il Campionato del Mondo di Calcio!
Tokyo e' piena di italiani che rinnegano di esserlo, quando ci abitavo, ero sempre incazzato con loro, e -ad onor del vero- spero proprio che in Italia manco ci tornino!
E credo, per dirla tutta, che siano pure favorevoli alla pena di morte (quindi figurati se sarebbero mai venuti ad assistere)...potrei farti una lista caro Pio, di gente che dopo quasi 20 anni e' ancora li'.... attaccata a Tokyo come una sanguisuga, succhiandone tutto, il possibile immaginabile, per interessi decisamente privati, e che se per caso fosse rispedita in Italia non saprebbe neppure come reciclarsi, sarebbe tagliata fuori dalle cene importanti, dagli eventi mondani e dagli inviti dalla stampa internazionale, e le loro mogli -magari- riabbasserebbero le loro teste, e tornerebbero com'erano 15 anni fa .... libere da chirurgia estetica, e da pregiudizi !
Gli Italiani a Tokyo ???? Gente altamente mediocre.

Anonimo ha detto...

Mi chiamo anch'io paolo e sono uno di quei 4 che tengono al passaporto italico. Gli altri tre chi sono? Non sono andato all'evento di Angelo per uno strappo muscolare al polpaccio, giuro! Mediocre? Si, ma di una aurea mediocritas... Forza Angelo!

Anonimo ha detto...

Non ti piace Tokyo, resta pure li. L'unica cosa mediocre e' il controllo che hai della tua linguaccia.