sabato 21 febbraio 2009

Appello per la liberazione di Shigenobu, fondatrice dell'Armata Rossa Giapponese e di altri detenuti politici



Mi dispiace non essere in grado di aggiornare come vorrei questo blog, spesso quando finisco di lavorare mi dico adesso aggiorno e invece mi faccio distrarre dall'ennesimo cosa e poi in genere crollo sulla tastiera, esausto.
In questo periodo ho seguito in particolare due temi: quello della crisi economica, cercando di "coprirla" da vari punti di vista
e la vicenda degli ex terroristi dell'Armata Rossa. La fondatrice, Fusako Shigenobu, è stata operata di tumore ma a nulla valgono gli appelli sia indigeni (per la verità poco rumorosi...) sia internazionali. Per chi non lo sapesse. Fusako non ha mai commesso delitti di sangue, nè è stata mai incriminata nè condannata per attidi terrorismo. E nel 2000, quando venne arrestata a Osaka dopo vent'anni e passa di latitanza in medio oriente, dichiarò sciolta l'organizzazione, NIHON SEKIGUN, che lei stessa aveva fondato negli anni '70. Come In Italia e in Germania, ancche in Giaappone non sir iesce a "chiudere" in modo socialmente, giuridicamente e moralmente accettabile la tragica esperienza di quegli anni. Come in Italia, vi sono "terroristi" che hanno "trattato" in qualche modo la loro liberazione, e che vivono tranquillamente all'estero con una rendita vitalizia da parte dello stato (pensiamo a Mario Barbone, l'assassino di Walter Tobagi) e altri che invece pagano un prezzo francamente troppo alto per il loro rifiuito di "collaborare", nonosntante, come la Shigenobu, non abbiano compiuto nè stragi nè omicidi.
Lo scorso 14 febbraio ho portato la mia modesta testimonianza ad una conferenza organizzata a Kyoto dai "superstiti" del '68 giapponese, e che è terminata con un appello al governo giapponese per la liberazione anticipata di tutti i detenuti politici tutto'ra nelle carceri giapponesi. vale la pena ricordare che la liberazione anticipata è prevista dal codice di procedura penale giapponese, e viene regolarmente utilizzata per i delinquenti comuni e per la yakuza, la mafia locale, ma MAI per i detenuti
politici. Chissà se la crisi porterà un po' di saggezza, e giustizia, all'Impero.

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