giovedì 25 settembre 2008
Hisashiburi/Benritrovati!
In giapponese si direbbe....moshi wake gozaimasen ("non ho parole per scusarmi").
Non aggiornare il proprio blog equivale a non innaffiare le proprie piante....ed infatti pensavo di ritrovarlo....stecchito.
Invece proprio ieri ho ricevuto un bellissimo "commento" (ancorchè anonimo, sigh) e mi sono reso conto che debbo a tutti gli amici e lettori almeno una spiegazione.
Dopo aver seguito lo scorso luglio il vertice G8 a Hokkaido, sul quale non ho ritenuto di "postare" alcunchè dato che non c'era davvero nulla da dire, se non esprimere il proprio sdegno per l'assurda "militarizzazione" di un'intera isola e la perdita di tempo e di denaro pubblico che questi caravanserragli provocano, sono rientrato in Italia convinto di farmi un po' di vacanza...e invece?
Sono finito in Georgia.
Una grande e stimolante esperienza. Sopratutto perchè era la prima volta che andavo da quelle parti e non è stato facile raccontare gli eventi senza conoscere bene la situazione ed il contesto.
Adesso la situazione si è calmata, quindi non mi sembra il caso di scriverne qui. Vorrei solo fare un paio di osservazioni. Entrambe positive. Innanzitutto sul ruolo della Russia. Qualcuno ha scritto che i carri armati che hanno "invaso" la Georgia sono gli stessi che a suo tempo entrarono in Ungheria, poi a Praga e infine a Kabul. Niente affatto. Stavolta i russi sono intervenuti per "proteggere" e non per "reprimere". Sia l'Ossezia del Sud che l'Abkhazia, le due regioni "ribelli" che ora hanno dichiarato la loro indipendenza formale, avevano ottenuto uno speciale status dall'Onu e la protezione della loro autonomia era stata affidata proprio ad un piccolo contingente di pace russo. L'attacco improvviso e ingiustificato del governo georgiano, la notte del 7 agosto, non poteva non provocare una reazione da parte della Russia. Paradossalmente, potremmo dire che i russi hanno mostrato più coraggio e determinazione intervenendo in Ossezia, dell'intyero Occidente che nel '56 e nel '68, aldilà di urli, strepiti ed esecrazioni formali, si guardò bene dal correre in aiuto del popolo ungherese e cecoslovacco, nel timore di sovvertire l'ordine di Yalta.
Insomma, per una volta abbiamo visto i Russi nel ruolo di veri "peacekeepers", e non di feroci repressori e barbari assassini (come in Cecenia, per intenderci). Sono stato parecchi giorni a Gori, la città "occupata" per due settimane dai russi, e nei vari villaggi adiacenti, ma non siamo riusciti a trovare alcun segno di "pulizia etnica", di stupri di massa, saccheggi etc etc. Anzi. La maggior parte della gente (georgiana) con cui abbiamo parlato ci ha spiegato che se non fosse stato per i russi, le milizie ossete - quelle sì scatenate e decise a "vendicarsi" sulla popolazione civile - avrebbero compiuto una vera strage. Una situazione ben diversa da quella che ci hanno raccontato, soprattutto i primi giorni, i grandi media internazionali, a partire dalla CNN.
La propaganda georgiana (affidata a professionisti stranieri: l'ufficio stampa del governo era affidato ad un tale Patrick Worms, sorta di mercenario della "comunicazione", provate a "googlare" il suo nome e la sua azienda, Ogilvy PR o Aspect Solutions) è riuscita infatti nelle prime settimane a far credere che la Russia avesse davvero invaso la povera Georgia e che fosse in atto un vero e proprio genocidio. "Noi vi abbiamo aiutato in Iraq - diceva il presidente georgiano, riferendosi al fatto che la Georgia fornisce il terzo contingente militare, 4 mila uomini, dopo Usa e Gran Bretagna, il che dovrebbe far pensare - perchè l'Occidente non ci aiuta?". E meno male che la Georgia non è - e speriamo mai diventi - membro della NATO, perchè altrimenti l'azzardo irresponsabile del presidente Sakaashvili avrebbe provocato un conflitto mondiale. E' quello di cui ci siamo resi conto, assieme ad altri colleghi (ricordo in particolare Renato Caprile di Repubblica, con il quale abbiamo condiviso molti momenti..."difficili") soprattutto dopo che i russi hanno capito che non bastava vincere la "battaglia" militare, ma che bisognava muoversi anche sul terreno della propaganda (e cioè smettere di minacciare in punta di kalashnikov i giornalisti, permettero invece loro di accedere ai territori "occupati" per vedere con i loro occhi la situazione): la responsabilità del conflitto è tutta di Saakashvili, il giovane e "chiacchierato" presidente georgiano e dei suoi "consiglieri" americani. Che la notte del 7 agosto, mentre il mondo (e i suoi leaders) erano a Pechino per la cerimonia di apertura dei Giochi, ha bombardato senza preavviso nè ragione l'Ossezia del Sud, provocando migliaia di vittime tra la popolazione civile.
Seconda osservazione: per la prima volta l'Europa (unita) ha battuto un colpo. Nonostante le enormi differenze, alla fine la via del dialogo ha prevalso e l'Unione Europea è riuscita a disinnescare la crisi SENZA, per una volta, dover per forza soccombere alla politica estera USA, che come si sa negli ultimi anni è stata a dir poco fallimentare. Ovunque. Benvenuta Europa, dunque, come "protagonista" in un mondo in cerca di nuovi e speriamo più saggi, assetti.
Per coloro che fossero interessati ai miei servizi, suggerisco di andare sul (nuovo) sito di SKY Tg24 e digitare nella casella "cerca" parole chiave tipo "Georgia", oppure "Caucaso". Per comodità, accludo qui qualche link diretto.
http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2008/08/18/Truppe_russe_via_dalla_Georgia.html
http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2008/08/16/Le_truppe_russe_ancora_in_Georgia.html
http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2008/08/16/Georgia_Medvedev_firma_la_pace.html
http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2008/08/16/Georgia_immagini_di_un_conflitto.html
http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2008/08/19/Georgia_polemiche_sul_ritiro_dellesercito_russo.html
http://tg24.sky.it/tg24/mondo/2008/08/16/E_caos_in_Georgia.html
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6 commenti:
ottima analisi
Accidenti, ben tornato a te!
complimenti per i servizi, spero di vedremo ancora scrivere del giappone, oltre a leggere della visione che tu hai potuto avere della Georgia, altra nazione a me cara...
Il bello che anche se eri impegnatissimo hai avuto il tempo di aiutare un italiana in Giappone.
Complimenti per l' altruismo!!!
L' avevo trovata online che chiedeva aiuto e l' avevo indirizzata a te perché come al solito il consolato non fa nulla tranne mangiare in nostri soldini.
Pensavo che l' avresti aiutata con le tue conoscenze legali ma hai fatto molto di piu. Complimenti non mi aspettavo cosi tanto altruismo. Sei una persona speciale.
Benriletto Pio :-)
Alessio
Complimenti per il blog, è bello vedere gli avventimenti per quelli che sono, senza la distorsione a cui siamo ormai assuefatti.
Anche le analisi sul Giappone sono di una profondità rarissima, che non ho mai riscontrato prima, ed i vari interventi - ad esempio, quelli sulla giustizia - che pubblichi sul blog sono davvero impagabili.
Grazie!
Marco
Finalmente mi quadrano tantissime cose. Devo dire che con quello che è passato in tv qui avevo capito l'esatto contrario.
Grazie Pio.
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