domenica 27 maggio 2007

Gatta ci Bova/3- Servizio notifiche personalizzato

Chi l'ha detto che l'Italia arriva sempre ultima nelle riforme della burocrazia, quelle che semplificano la vita al cittadino? Dopo averci finalmente concesso il voto all'estero e abolito le marche da bollo sui passaporti, è iniziata la rivoluzione informatica, i servizi consolari on line. D'ora in poi, niente più file al consolato: il cittadino verrà servito a domicilio. Alcune ambasciate si limitano ad inviare - via e mail o a domicilio - la certificazione inerente allo stato civile, residenza, stato di famiglia et etc. Altre vanno ben più in là. In occasione della "primavera italiana", e del concetto di "eccellenza" sul quale da sempre batte S.E. l'ambasciatore Bova, è stato inaugurato il servizio notifiche giudiziarie a domicilio. Avete un creditore che si sottrae alle notifiche? Volete citare il vicino di casa per schiamazzi? Querelare un giornalista che ha scritto - secondo voi - il falso? Telefonate in Ambasciata, chiedete del consolato e date l'indirizzo, anche temporaneo, del notificando. Nel giro di poche ore un funzionario del consolato andrà alla caccia del destinatario ed effettuerà la notifica.
Il servizio è stato inaugurato in via sperimentale da S.E: in persona. Non fidandosi delle poste giapponesi (mah, queste privatizzazioni...deve aver pensato, da uomo di sinistra) ha ordinato al capo della cancelleria consolare di trovarmi entro 24 ore e notificarmi il suo atto di citazione per l'articolo sul povero cuoco pachistano dell'ambasciata ( l'oggetto del "reato" è consulrtabile sul mio public disk) . Mi è francamente dispiaciuto dover comunicare all'impeccabile e solerte funzionario, che mi aveva immediatamente individuato mentre, travestito da uomo d'affari, mi apprestavo a partecipare ad una riunione della cellula "coperta" ICCJ (Italian Chamber of Communists in Japan) che le Poste giapponesi, NONOSTANTE la privatizzazione, mi avevano già scovato.
Tutto ciò (lascio alla vostra intelligenza il piacere di discernere tra il serio ed il faceto contenuto in questo post) legittima alcuni dubbi:
- il servizio notifiche a domicilio è davvero aperto a tutti?
- è gratuito o a pagamento?
- il pagamento è a notifica, a pagina o a percentuale sul valore della controversia?
- il notificando deve essere un cittadino italiano, straniero, "strano" straniero o anche giapponese?
Se il servizio fosse esteso anche ai giapponesi sarebbe davvero una trovata di portata storica. In Giappone, forse non tutti lo sanno, non esiste la figura dell'ufficiale giudiziario. Le notifiche, di qualsiasi genere, vengono affidate in prima e normalmente sufficiente battuta alle poste. Ai "furbetti" ci pensa la premiata ditta Yamaguchi, con le sue varie succursali locali. Ma i loro servizi non sono gratis e pochi stranieri vi si possono rivolgere.

2 commenti:

Genji ha detto...

Un'efficienza quasi commovente...

Anonimo ha detto...

ma per uno che corre alla "poltrona" a Roma quell'efficienza e' una bazzecola, pensa invece se avesse dovuto correre per una misera panca di legno......avrebbe sicuramente usato le poste italiane!
Uso ed Abuso di Potere....caro mio